Vendere Quadri in Asta: conviene agli Artisti?

Vendere Quadri in Asta: conviene agli Artisti?

Il mercato dell'arte si è completamente rinnovato nel corso degli ultimi decenni. Se fino ad inizio 2000 i principali canali di vendita erano rappresentati dalle trasmissioni televisive (ancora oggi presenti), dalle gallerie e dai mercanti d'arte, oggi a dominare la scena sono le case d'asta. Lo stesso sviluppo del digitale ha consentito a queste realtà di ottenere risultati sempre migliori, presentando i cataloghi in formato digitale e raggiungendo un pubblico che, altrimenti, non sarebbe mai potuto rientrare nella loro sfera di contatto. Per un artista, quindi, è necessario confrontarsi con questa situazione contingente del mercato, destinata a durare immutata per molti anni.

Ci si chiede: conviene vendere quadri in asta per un artista emergente? La risposta è generalmente positiva ma con questo approfondimento vogliamo dare informazioni di dettaglio.

Come scegliere la casa d'aste

Sul mercato italiano sono presenti numerose case d'aste, alcune di esse con una presenta sul mercato fin dal secolo scorso ed un focus su artisti di livello medio alto. In sintesi sarà molto difficile farsi notare da queste realtà, se non tramite una presentazione specifica o una precedente esperienza di vendita strutturata sul mercato a prezzi interessanti.

Per prima cosa, quindi, per un artista sarà importante capire quale realtà può fare al caso proprio privilegiando quelle più piccolo e con una storicità sul mercato inferiore.

A questo si aggiunge, inoltre, il settore specifico di mercato: non tutte le case d'asta vendono la stessa tipologia di opere. Alcune sono specializzate in antiquariato, altre trattando esclusivamente arredo o modernariato. Analizzando i cataloghi d'asta precedenti, sempre disponibili sui portali ufficiali, sarà possibile capire se le proprie opere potranno essere appetibili o meno.

Come funziona la vendita di un quadro in asta

Una volta entrati in rapporto con una casa d'asta si segue un iter ben definito prima di arrivare alla vera e propria vendita. Il primo passaggio è la firma del cosiddetto mandato a vendere: si tratta di un documento essenziale con il quale l'artista offre, per una specifica opera, il mandato alla casa d'aste di venderla per proprio conto. Il mandato ha una scadenza ben definita ed al termine, se non venduta, l'opera tornerà nella piena disponibilità e proprietà dell'artista.

All'interno del mandato, oltre ai dati personali ed alle caratteristiche dell'opera, sarà indicata la commissione sul venduto. Questo perché, come normale che sia, le case d'asta trattengono una percentuale calcolata sul valore di aggiudicazione per il lavoro di intermediazione svolto.

Dopo la firma del mandato l'opera viene inserita a catalogo e, da questo momento, i clienti hanno la possibilità di inviare le offerta.

Base d'asta e Stima: i valori per la presentazione in asta

Al momento dell'inserimento dell'opera a catalogo vengono identificati due valori fondamentali: base d'asta e stima. Partiamo dal primo che rappresenta il valore minimo al di sotto del quale l'opera non sarà venduta. Facciamo un esempio: se la base d'asta è fissata a 1000 Euro nel caso in cui non arrivino offerte almeno pari a tale valore l'opera risulterà invenduta.

In alcune circostante alcune case d'aste differenziano la base d'asta dal prezzo di riserva, solitamente tenuto nascosto. Si tratta di un atteggiamento, però, non propriamente rispettoso nei confronti del cliente finale. La stima, al contrario, è una valutazione che la casa d'aste offre per l'opera. Solitamente viene indicata con un termine minimo ed un massimo (es. Euro 1500 / Euro 2000) e rappresenta il range di prezzo secondo il quale l'opera dovrebbe essere venduta sul mercato.

Conviene ad un artista vendere quadri in asta?

La risposta è sì, per un motivo fondamentale: ottenere una quotazione ufficiale. In caso di vendita, infatti, il valore di aggiudicazione sarà formalizzato dalla casa d'aste e diventerà il punto di riferimento del mercato per l'artista e la tipologia di opera proposta. Tale valore, inoltre, sarà condiviso con alcuni portali (tra cui ArtPrice, ValutaOpere, ArsValue ed Arcadja) che si occupano di analizzare il mercato dell'arte e tenere database, sempre aggiornati, con le quotazioni degli artisti e tipologie di opere.

E se non viene venduta? Rimane, in ogni caso, il valore della stima che rappresenta una quotazione ufficiale che la casa d'aste fa dell'artista. Certo l'aggiudicazione è un elemento importante ma anche la sola partecipazione, e magari la possibilità di far parte di un catalogo d'asta che veda opere di Maestri del 900 e contemporanei, può essere occasione importante per dare rilevanza al proprio percorso e curriculum d'artista.

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